Tutti hanno visto almeno una volta un'immagine della Costiera: al telegiornale, su un social, su un prodotto o in un'opera d'arte. Molti luoghi, grazie all'antica tradizione turistica, sono spazi iconici spesso riconosciuti da turisti e viaggiatori provenienti da paesi davvero lontani. Qui abbiamo volontariamente scelto di mostrare una Costiera fuori dagli stereotipi e punti di vista inconsueti... il resto dovete venire a scoprirlo con i vostri occhi!!
Le foto esposte sono l'opera di JoAnne Barbara Dunn www.joannedunn.it che scrive con la luce e vede spesso cose che ad occhio nudo non riusciamo a percepire... Grazie
La città salotto
Ravello è la più esclusiva destinazione della Costiera. Le motivazioni vanno ricercate proprio nella sua evoluzione storica e nel suo patrimonio culturale. In primis il palazzo-giardino di Villa Rufolo, citato anche in una novella di Boccaccio, ma reso il giardino che ospito il compositore Wagner, dal singolare mecenate scozzese Sir Francis Nevile Reid nell'800. Le prime notizie di Villa Cimbrone si hanno invece intorno al XI secolo: il giardino è uno straordinario percorso storico e naturalistico ma il suo belvedere a strapiombo sulla Costiera è la prua di una nave di pietra sopsesa tra cielo e mare. Un luogo unico nel suo genere. Al successo di Ravello contribuiscono anche la stagione Corcertistica e la presenza di una piazza salotto integralmente pedonale. Curiosità... è una delle destinazioni privilegiate di matrimoni da tutto il mondo.
Antica e affascinante
Scala è il più antico paese della Costiera Amalfitana. Qui intorno al IV secolo d.C. si fermarono alcune famiglie romane a causa di una tempesta che li spinse a scegliere un luogo riparato e ricco di acqua. Il paese ha un aspetto tipicamente medievale e i 6 Borgli di cui è composto ne sono la testimonianza. E' possibile visitarli tutti attraverso un circuito pedonale lungo circa 8000 passi. Una bella passeggiata che partenzo dal BB Casa Falcone conduce alla scoperta di molti beni culturali e punti panoramici. Da Scala partono numerose passeggiate naturalistiche o panoramiche. La più nota è la pedonale che dal Borgo di Minuta (sotto al nostro B&B) conduce, verso il borgo di Pontone in cui è collocato l'accesso alla meravigliosa Riserva delle Ferriere. A seguire, proseguendo verso il mare, è possibile raggiungere Amalfi attraverso un inconsueto percorso che dalle montagne conduce verso la piazza.
La Repubblica Marinara
Ad Amalfi una villa romana per le "vacanze" esisteva già nel I secolo ma la cittadina fu fondata nel V secolo. Solo in seguito si trasformo in un castrum per la difesa del Ducato Bizantino di Napoli. Il piccolo stato fu retto prima da un conte eletto, annualmente, dai rappresentanti delle famiglie nobili amalfitane, ed in seguito da un duca. Il medioevo fu l'epoca in cui si affermo come potenza commerciale, con fondachi lungo tutto il Mediterraneo. Ma nell'immaginario collettivo mondiale entra grazie agli appunti di viaggio, ai disegni e alle stampe ad essa dedicati dai viaggiatori del Grand Tour (1660 - 1840). Questa cittadina viene descritta dall'aspetto arabeggiante e desta la curiosità e l'attenzione di antichi turisti, artisti, pittori. Oggi di questa città favolosa abbiamo alcune vestigia: gli antichi arsenali navali, la basilica del Crocifisso (accanto all'imponente Duomo policromo che giganteggia nella piazza principale) ma anche nella struttura della città. Salendo dalla piazza verso la Valle dei mulini è possibile percorrere le Rue, antichi vicoli adiacenti al fiume Canneto (oggi coperto dal corso principale) che lasciano immaginare una fiabesca città araba. Una curiosità... se visitate la città in un giorno lavorativo è possibile accedere al Museo Civico, interno al Municipio. Qui è possibile vedere da vicino e a grandezza naturale, i cartoni preparatori di Domunico Morelli, poi riportati dalla scuola Salviati di Venezia come mosaico sulla facciata policroma del Duomo. Altra curiosità... uno dei luoghi più panoramici di Amalfi è il Cimitero, raggiungibile attraverso gradinate o con un ascensore in roccia. Si tratta di un ex convento... ai turisti che guardando dal mare l'elegante sequenza di archi al centro della collina chiedendosi se sia una albergo, gli amalfitani di solito rispondono con una rima "si, è l'albergo del Buon Gesù, chi va non torna più..."
La più piccola
Il nome di Atrani, Atranum, (=oscuro) deriva dalla collocazione in un anfratto al termine della Valle del Dragone. Il fascino del borgo è il susseguirsi di passaggi angusti, di vicoli impossibili e strade strettissime illuminati dal biancore delle pareti: immaginate di attraversare Tunisi o Algeri in miniatura. Qui, presso la Chiesa del San Salvatore de’ Bireto (tipico copricapo dei Dogi), venivano incoronati, i Dux di Amalfi. Tra le curiosità… se alzate lo sguardo verso il costone del monte Aureo, potrete notare il biancore della Chiesa di Santa Maria del Bando che, per l’opportunità offerta dalla eco naturale, è stato il luogo ideale per divulgare al popolo gli editti attraverso la declamazione da parte dei banditori.
La patrona della Città è Santa Maria Maddalena, a cui è dedicata una chiesa e, come nella miglior tradizione meridionale, il piatto della festa, “o sarchiapone”, un cannolo vegetale ripieno di carne, realizzato friggendo i cilindri della “cucuzza longa” una inconsueta zucca verde chiaro.
Pasta a mano e dolci d'autore
Minori, con la sua villa romana al centro della città, dimostra che la Costiera Amalfitana è un luogo di vacanza dai tempi più antichi. La struttura risale al I sec. d.C. e certamente apparteneva ad un personaggio abbiente come dimostrano l’ampiezza degli spazi e la ricchezza dei decori.
Poco distante dalla Villa si incontra la Basilica di Santa Trofimena, esempio di architettura Sacra del XVIII secolo. Qui vengono custodite le reliquie della Santa che, nel solco della tradizione meridionale, si narra siano arrivate dal mare. Tra i luoghi di culto “da visitare” inseriamo, senza alcun dubbio, anche la Pasticceria di Sal De Riso, uno dei più noti e qualificati pasticceri italiani. Il suo bistrot è un luogo goloso dove assaggiare i dolci più tradizionali della cultura campana ed italiana ma anche alcune creazioni originali. Tutte le materie prime sono di alta qualità e moltissime appartengono al nostro territorio regionale in particolare i limoni di Amalfi, le nocciole e la ricotta.
Una curiosità… tra le prime forme di pasta italiana probabilmente compare un antenato dello “ndundero”, uno gnocco tipico minorese che trae origine dalla polenta “caseata” di farro, un impasto di farina e caglio molto amato dagli antichi romani.
La spiaggia più lunga
Maiori ha il più esteso nastro di spiaggia della Costiera Amalfitana incastonato tra le “formicole” (fomiche in dialetto) ossia la Torre Normanna e il Castello di Mezzacapo. Il lungo corso è dominato dal fiume Reginna, dal nome del lucumone (la massima carica politica delle cività pre-romane) etrusco che la fondò. La città durante il Ducato di Amalfi fu la sede di Arsenali e dell’Ammiragliato. Gli arsenali di Maiori continuarono la loro attività anche dopo la caduta della Repubblica amalfitana e costruirono navi anche per il reame di Napoli. Due curiosità… La città è protetta da santa Maria a Mare la cui statua, si racconta, sia stata ritrovata dai pescatori dopo una tempesta, avvolta in una balla di cotone che l’ha miracolosamente salvata dalla furia delle onde. Inoltre dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo del neo-realismo, Maiori fu scelta da Roberto Rossellini come set per alcuni dei suoi film: Paisà, Viaggio in Italia, Miracolo, La macchina ammazzacattivi. Il piatto più noto della città e la melanzana con la cioccolata, questo inconsueto abbinamento tra un ortaggio fritto e un prodotto dolciario rendono davvero interessante il suo gusto che, originariamnete veniva dato dal Concierto d’erbe, un infuso d’erbe prodotto dagli antichi insediamenti monastici.
Un presepe alla moda
Positano è la città più cult della Costiera sebbene nasca come umile villaggio di pescatori che, all'inizio del 900 è divenuto il buon rifugio di artisti tedeschi ed importanti esuli russi. Molti personaggi noti hanno scelto questo curioso presepe verticale e colorato come sede per le proprie ville. La cittadina è il paradiso dello shopping. Tutto parte dall'intuizione di Maria "Lampo" una sarta che trasforma una produzione locale in un vero e proprio stile, la "moda Positano". La cittadina è sede di una villa residenziale romana, scoperta sotto l’oratorio della Chiesa di SS. Maria Assunta (nella piazza principale). Una curiosità... molti credono che il Vesuvio abbia danneggiato solo le zone intorno a Napoli, ma Positano dista 20 km dalla bocca del vulcano. La cenere ha così preservato intatte pitture risalenti al IV stile pompeiano. La visita della villa è resa interessante da percorsi aerei (passerelle e scale in vetro e acciaio corten), al fine di rendere accessibile e fruibile l’ambiente ipogeo sotto al quale si trova “l’angolo di casa” più bello e antico di Positano.
L'isola divina
In epoca medioevale Capri, apparteneva al territorio del Ducato di Amalfi. Oggi è l'isola campana più famosa al mondo. E' possibile godere della sua bellezza dall'alto dei 589 mt del Monte Solaro o dei 334 del Monte Tiberio, dove aveva sede la villa dell'omonimo imperatore romano. Mentre Anacapri è l'altipiano collocato tra queste cime. La piazzetta di Capri è sinonimo di lusso e dolce vita. L'isola è facilmente raggiungibile via mare da Amalfi o Sorrento.